Non mi reputo una fashion victim.

Al mattino appena sveglia acqua calda e limone, frutta e caffè ristretto, prima della dieta: pane, burro e marmellata, spremuta e caffè con zucchero, diciamo che nella vita si cambia.

Non mi reputo una fashion victim, più che altro mi ritengo una quality addicted.
Non ho una trousse dei trucchi, non ho mai avuto un mascara, non ho mai acquistato un fondotinta, nè un rossetto, in compenso sono la più esperta in dentifrici, spazzolini, scovolini e collutori.

Il mio profumo è sempre lo stesso da una vita, Avenue Montagne di Brecourt.

Pazza per le para farmacie e gli integratori naturali.

Non ho scarpe con il tacco, amo le basse, sandali capresi, stivali cavallerizzi, le friulane, un po’ controcorrente.Ho quattro paia di pantaloni nell’armadio, blu, non sopporto il nero e non ho nulla di questo colore, adoro gli abiti lunghi e le gonne, insomma sono un po’ strana. Una collezione di cappelli che uso estate ed inverno, cinture di ogni genere e una passione per le borse sconfinata.

Compro ciò che mi piace, non un capo perché è moda, non faccio mai il cambio di stagione, un abito estivo con un maglione di Cashmere diventa subito invernale, amo Manoush, adoro Ba&sh, ultimamente Zimmermann, Le Vernisse, AVAVAV Firenze, Olivia Von Halle, un’ultima meravigliosa scoperta Mariaelena Samperi e l’immancabile Zara che ti toglie sempre dai problemi dell’ultimo minuto.

Ho una storia d’amore seria con i capi vintage, compro durante i miei viaggi, non ho un negozio di riferimento, magari on line ,la sera, dipende.

Nelle mie valigie c è un po’ di tutto, nei miei armadi ci sono abiti che hanno un perché, ricordano viaggi, sono scelti con cura e sono parte di me, accessori e vestiti della mia nonna Jolanda e regali di chi mi conosce bene. Orecchini grandi, meglio se con perle, collane lunghe e tutte diverse, bracciali alla schiava ed ogni tanto qualche anello.

Compratrice compulsiva di tessuti,amo farmi realizzare meraviglie dalla mia sarta di Bordighera, sono gli stessi che uso per i sacchetti di Moma, nulla lasciato al caso, tutto studiato, forse, ancora meglio, fatto con il cuore.

Un aereo dopo l’altro ho imparato la puntualità, ma non a viaggiare leggera.


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